L’Unione delle Comore (in araboاتحاد جزر القمر) (dal 1975 al 1978 Stato delle Comore e dal 1978 fino al 2000 Repubblica Federale Islamica delle Comore) è uno Stato insulare dell’Africa Orientale posto all’estremità settentrionale del Canale del Mozambico, nell’Oceano Indiano, tra il Madagascar e il Mozambico. La nazione è composta da tre isole vulcaniche: Grande Comore, Mohéli e Anjouan, mentre la vicina isola di Mayotte è reclamata dalle Comore ma ha rifiutato l’indipendenza dalla Francia.
Storia delle Isole Comore
Le Comore rimasero disabitate fino al VI secolo quando furono popolate da genti bantu provenienti dalle prospicienti coste africane. In questa fase l’organizzazione sociale era basata sulla famiglia e sul villaggio.
Successivamente, a partire dal IX secolo le Comore furono invase da arabi shirazi, che vi fondarono dei sultanati, il più importante dei quali ad Anjouan, e sottomisero la popolazione bantu.
Nel Cinquecento anche i Malgasci si insediarono nelle Comore, in particolare a Mayotte, dove tuttora si parla malgascio.
Gli esploratori portoghesi visitarono l’arcipelago nel 1505. Arrivarono poi i francesi, gli olandesi e gli inglesi. Le Comore in quest’epoca furono una base per la tratta degli schiavi, condotta sia dagli arabi che dagli europei.
Per gli europei erano inoltre una tappa sulla rotta dal Capo di Buona Speranza verso il Golfo Persico, l’India e le Indie Orientali.
Inoltre furono anche la base per i pirati che intercettavano le navi sulle rotte sopra descritte. I sultanati riuscirono a mantenersi indipendenti, pur facendo concessioni agli europei. Le ultime sultane di Mohéli furono: Djoumbé Fatima (1841-1878) e Salima Machamba (1888-1909) che rinunciò al trono cedendo l’isola alla Francia.
Tra il 1841 e 1912 la Francia conquistò i sultanati e pose le isole sotto l’amministrazione del governatore generale del Madagascar.
Più tardi, coloni francesi, compagnie commerciali francesi e ricchi mercanti arabi costruirono un’economia fondata sulle piantagioni che tuttora sfrutta circa un terzo del territorio delle Comore per la coltivazione di prodotti da esportazione.
Nel 1973 fu raggiunto un accordo con la Francia per ottenere l’indipendenza nel 1978, ma il 6 luglio 1975 il parlamento comoriano approvò una risoluzione con la quale fu dichiarata l’indipendenza, con l’astensione dei deputati di Mayotte, che rimase sotto il controllo francese. In due referendum, nel dicembre 1974 e nel febbraio 1976, la popolazione di Mayotte votò contro l’indipendenza dalla Francia (rispettivamente con il 63,8% e il 99,4% dei voti).
Nel 1997 le isole di Anjouan e Mohéli dichiararono la loro indipendenza dalle Comore. Il conseguente tentativo del governo di ristabilire con la forza il controllo sulle isole ribelli fallì e in seguito l’Unione Africana, sotto gli auspici del Presidente Thabo Mbeki del Sudafrica, portò avanti le trattative per arrivare ad una riconciliazione. Questa condusse all’autonomia governativa per ciascuna isola, e un governo federale per le tre isole. All’inizio del 2005 venne approvata la Loi des compétences, una legge che definisce le responsabilità di ciascun organismo di governo, attualmente in corso di perfezionamento. Il giorno 25 marzo 2008 l’esercito, con il sostegno di truppe della Unione Africana, ha assunto il totale controllo dell’isola di Anjouan, mettendo fine alla secessione.